Eziologia
Batterio gram positivo, non sporigeno, non capsulato bastoncellare, mobile per la presenza di flagelli. üa anaerobio facoltativo üsi sviluppa in un ampio intervallo di temperatura (3C°-45°C), ma mantiene la sua vitalità anche a zero gradi o a temperature di pastorizzazione. L’optimum di crescita è 37-38°C.ü Resiste anche all’effetto dell’essicamento e del congelamento. üLa listeria può trovarsi nei cibi conservati in frigorifero o nel latte non pastorizzato. Il suo pH di sviluppo è tra 5 e 9, viene eliminata da pH molto acidi, come quello gastrico. Il germe, isolato da numerose specie di mammiferi, uccelli, pesci, crostacei e molluschi, produce fattori tossici: emolisina, lipolisina, MPA, esotossina-like.
La malattia nell’uomo
La listeriosi è una malattia batterica causata da germi che possono essere isolati dal terreno, da vegetali e da molte specie animali. La patologia umana si verifica generalmente nel contesto della gravidanza o di stati caratterizzati da compromissione della risposta immune per malattia o farmaci ed è legata alla trasmissione alimentare. A differenza di molti microrganismi trasmessi con gli alimenti che causano principalmente malattie gastrointestinali, Listeria monocytogenes dà luogo a manifestazioni invasive come meningite, setticemie e morte fetale. Il microrganismo è presente nella normale flora intestinale degli individui sani; una diminuzione dell’acidità gastrica ed un’alterata funzione gastrointestinale possono aumentare il rischio di malattia. L’incidenza della listeriosi nell’uomo è divenuta oggetto di crescente attenzione grazie al riconoscimento del ruolo dei cibi contaminati nella trasmissione della malattia sia epidemica che sporadica. I principali cibi implicati sono le insalate con cavoli contaminati, latte anche pastorizzato, formaggi freschi, paté, prodotti di carne suina insaccati e hot dog; alcuni studi epidemiologici hanno suggerito anche il ruolo del pollo poco cotto o di salsicce non cotte. La listeriosi è stata descritta anche nei veterinari e in altri soggetti a stretto contatto con animali infetti.