Eziologia
La Leishmaniosi è una grave malattia sistemica protozoaria polimorfa della cute, delle membrane mucose e degli organi interni determinata da varie specie del genere Leishmania. Questi parassiti intracellulari obbligati del sistema reticolo-istiocitario dell’uomo e di altri mammiferi vengono trasmessi ad opera di un vettore biologico: il flebotomo. Questo insetto ematofago, che appartiene al genere Phlebotomus e viene comunemente denominato pappatacio , è di aspetto simile ad un moscerino di 2-3 mm.
Dal punto di vista clinico le leishmaniosi vengono divise tradizionalmente in forme viscerali (kala-azar); forme cutanee (Bottone d’oriente, Bolla d’Aleppo, Baghdad o Delhi, ulcera d’oriente, etc…) e forme muco-cutanee (Espundia, Uta, etc…). Oggi, la forma viscerale e cutanea della parassitosi sono considerate stadi evolutivi di una medesima malattia nel cane, mentre nell’uomo le due forme sono distinte.Tuttavia non esiste differenza assoluta tra le leishmaniosi viscerali e le leishmaniosi cutanee in quanto quest’ultime possono talora visceralizzarsi, o possono essere determinate da ceppi particolari di leishmanie che solitamente determinano forme viscerali; inoltre nel cane, specie che funge da serbatoio dell’infezione, la leishmaniosi è generalizzata; le leishmaniosi viscerali comportano comunque localizzazioni cutanee tali da permettere l’assunzione delle leishmanie da parte del vettore biologico.
Leishmaniosi forma cutanea e viscerale
Le tecniche enzimogenetiche e lo studio molecolare del DNA, hanno rivoluzionato la collocazione tassonomica del protozoo. Oggi si è più propensi a considerare gli agenti eziologici delle varie forme patogenetiche facenti parte di differenti “complex”.