Eziologia
L’agente eziologico della febbre bottonosa del Mediterraneo è rappresentato da Rickettsia conorii (da A. Conor) e da altri microrganismi strettamente correlati. La R.Conorii presenta una forma coccobacillare, si moltiplica per fissione binaria, à un parassita endocellulare obbligato
Il vettore principale della febbre bottonosa del Mediterraneo è Rhipicephalus sanguineus, zecca dura, parassita abituale del cane e di altri animali domestici e selvatici (conigli e lepri, ma anche ovini, caprini e bovini).
La malattia nell’uomo
La febbre bottonosa del Mediterraneo può presentarsi con vari gradi di severità e con una durata compresa tra i pochi giorni e le due settimane. Il periodo di incubazione, dopo la puntura infettante, va da 5 a 7 giorni. L’esordio è improvviso, con sintomi di tipo simil-influenzale (febbre di grado moderato-elevato accompagnata da brividi, cefalea retrorbitale, astenia, malessere generale). In 3a-5a giornata compare un esantema maculo-papuloso ad andamento centripeto, che interessa anche le piante dei piedi ed i palmi delle mani, espressione della vasculite provocata dall’infezione. Nella maggior parte dei casi è chiaramente visibile, in corrispondenza del morso della zecca, un’area ulcero-necrotica del diametro di 2- 3 mm