Eziologia
Gli Hantavirus appartengono alla famiglia delle Bunyaviridae, sono RNA virus a tre segmenti con particelle sferiche-ovoidali con dimensioni di circa 100 nm di diametro. Sono causa di un gruppo di infezioni a insorgenza acuta diffuse in tutti i paesi del mondo.
La fonte di infezione è rappresentata ovunque dai roditori domestici, sinantropi o selvatici mentre l’uomo rappresenta solo un ospite accidentale. Il serbatoio animale caratterizza questa malattia inserendola a pieno titolo tra le zoonosi tipiche.
Nella forma classica gli H. inducono una serie di manifestazioni cliniche quali febbre, dolori, emorragie e interessamento renale, queste forme sono comunemente identificate come febbre emorragica con la sindrome renale (HFRS) o, malattia di hantavirus (HVD). In casi riscontrati negli Stati Uniti d’America nel 1993 gli H. hanno determinato una malattia ad alta mortalità (40-50%) con sintomi prevalentemente a carico dell’apparato respiratorio e insufficienza respiratoria acuta sindrome polmonare da Hantavirus (ARDS, HPS).
· Esistono oltre 25 sottotipi di specie virali antigenicamente diversi associabili a singoli roditori ospiti.
Malattia nell’ uomo
Febbre emorragica con sindrome renale ( FESR, HFRS)
E’ una malattia ad esordio acuto con febbre e dolori lombari, emoraggie ed interessamento renale. I virus Hantaan e Dobrava causano le forme più gravi. la malattia è caratterizzata da cinque fasi: febbrile, ipotensiva, oligurica , diuretica e di convalescenza. Il tasso di letalità varia tra il 5 ed il 15% e le morti si verificano nelle fasi ipotensiva ed oligurica. La malattia causata da virus Puumala è quella predominante in Europa e risulta essere la meno grave cosi come quella causata dal virus Seoul in cui le caratteristiche delle fasi cliniche risultano più lievi. Gli esami di laboratorio evidenziano azotemia elevata, proteinuria, emoconcentrazione, leucocitosi, e trombocitopenia. la diagnosi viene formulata dalle indagini sierologiche tramite l’identificazione di Ac specifici (IF, ELISA).
Sindrome polmonare da Hantavirus (ARDS, HPS)
Eziologicamente è determinata da diversi ceppi virali: Sin Nombre, New York-1, Monongahela in Nord America; Andes, Laguna Negra ed altri in Sud America. La malattia esordisce con sintomi di carattere generale: febbre, disturbi gastro-intestinali, artomialgie che esitano rapidamente in ipotensione, insufficienza respiratoria e shock. Gli esami di laboratorio evidenziano: ipoalbuminemia , trombocitopenia ed aumento dell’ ematocrito. Il tasso di mortalità è molto elevato: pari al 40%-50%. In coloro che sopravvivono la guarigione dalla malattia acuta è rapida, anche se la completa restitutio ad integrum può procrastinarsi per mesi, inoltre in taluni pazienti possono permanere tare della funzionalità polmonare. Le manifestazioni emorragiche e renali sono rarissime, o comunque associate ai casi più gravi. La diagnosi è anche in questo caso sierologica. I test più utilizzati sono: ELISA, WB. Per quanto riguarda la ricerca diretta del patogeno si attua la PCR su reperti autoptici o bioptici, e l’immunoistochimica.
La malattia negli animali
In natura il virus è presente all’interno dell’organismo di molte specie di roditori che manifestano un’ infezione persistente e asintomatica. Dopo l’introduzione del virus, all’interno dell’animale, si sviluppa un viremia che diffonde l’agente infettante a tutto il corpo e in particolare nei polmoni, nella milza e nei reni, l’infezione permane per lunghi periodi, forse per tutta la vita. La concentrazione virale raggiunge il suo massimo nei polmoni. Il virus è presente nella saliva, nell’urina e nelle feci degli animali e viene eliminato in maniera persistente. Le modalità dell’infezione naturale nei roditori non risulta essere ancora perfettamente chiarita. Anticorpi contro gli Hantavirus sono stati trovati in cani, gatti, conigli e cavie venuti a contatto con roditori infetti, ma il valore epidemiologico di questi animali nella trasmissione all’uomo non sembra essere rilevante.
Epidemiologia
Recentemente, attraverso l’uso di moderne tecniche di diagnosi di laboratorio , la presenza degli Hantavirus è stata messa in evidenza in tutte le parti del mondo.
Trasmissione
Sia per la forma renale che per quella polmonare si ipotizza la trasmissione per via inalatoria attraverso aerosol in cui siano contenute particelle di escreti di roditori infetti.
Principale via di trasmissione
Particolarmente rischiosa risulta essere la permanenza in luoghi chiusi, case, soffitte, magazzini mal areati o luoghi esterni polverosi che risultino infestati da roditori. Nelle forme emorragiche con sindrome renale può verificarsi, seppur eccezionalmente la trasmissione interumana attraverso il contatto con sangue e escreti infetti. Nel caso di infezioni con interessamento polmonare, in alcuni casi (Argentina) è stata dimostrata la trasmissione interumana, mentre in altri (USA) quest’eventualità non è stata osservata. Risultano essere invece documentate infezioni contratte in ospedali e in laboratori.
Prevenzione
Controllare la popolazione murina allontanando i roditori e prevenendo il loro accesso a case e altri edifici.
Conservare le derrate alimentari per l’uomo e per gli animali al riparo dai roditori.
Rimuovere rapidamente i rifiuti domestici.
Disinfettare le aree contaminate con soluzioni o spray (es. varechina diluita) prima di effettuare la pulizia
Non inalare polveri durante la pulizia usando stracci imbevuti di soluzioni disinfettanti e munendosi di maschere facciali.
Manipolare con precauzione i roditori eventualmente catturati.