Bere tanto, si sa, fa benissimo al nostro organismo. L'acqua è uno degli elementi di cui il nostro corpo ha più bisogno, e non essere idratati durante la giornata può portare, sul lungo periodo, anche a gravi problemi di salute. Tuttavia, bisogna sapere che anche l'eccesso opposto, quello di bere continuamente, provoca gravi danni al corpo umano, e può diventare una vera e propria malattia, chiamata dagli esperti polidipsia.
Cos'è la polidipsia?
I medici da sempre hanno individuato nei due litri di acqua al giorno la perfetta quantità di cui il nostro corpo ha bisogno, con lievi differenze da individuo a individuo. Se invece, a causa di una continua sensazione di sete e di arsura, psicologica più che fisiologica, si tende a eccedere questo livello, ci si può trovare difronte al problema della polidipsia.
La polidipsia è una malattia che porta chi ne è affetto a bere anche cinque litri di acqua al giorno, se non di più, come è ben spiegato tra le pagine del sito Bionotizie.com, green community dedicata a salute e benessere.
Questo conduce ad una minzione continua ed eccessiva, secchezza delle fauci, sensazione di fame, vista offuscata e perdita di peso. L'acqua infatti riempie lo stomaco portando a mangiare molto meno e portando subito alla sazietà, per poi vivere un fortissimo senso di fame poco dopo.
Anche minzionare diventa un problema. Il corpo fa sempre più fatica ad espellere tutta l'acqua bevuta, e l'utilizzo così frequente della vescica porta a un suo danneggiamento nel tempo. Questo porta inoltre a una sensazione di confusione e nausea continua, possibile mal di testa, crampi allo stomaco e all'addome e, nei casi più gravi, spasmi muscolari e difficoltà nel parlare.
L'iponatremia come conseguenza più grave
Una delle conseguenze più pesanti della polidipsia è il verificarsi della iponatremia, dovuta all'assunzione di acqua in quantità elevatissime. Si tratta di un disturbo in cui il sodio nel plasma è molto più basso del normale. Si arriva allora a una intossicazione da acqua che può avere conseguenze anche molto gravi. Un sintomo evidente è la lentezza con cui i tagli e le ferite, anche le più superficiali, riescono a rimarginarsi.
Le cause della polidipsia
Una causa fisica di questa malattia può essere il diabete, che provoca l'innalzamento dei livelli di zucchero nel sangue e quindi un senso di secchezza e sete molto forte. Questo può accadere anche con il diabete del tipo definito insipido.
Le cause principali però sono di solito quelle psicologiche: in questo caso si parla polidipsia psicogenica, e solitamente si verifica laddove ci siano già disturbi alimentari, bulimia o anoressia, o perfino nella schizofrenia. Anche disturbi dell'umore o un fortissimo stress, se prolungati nel tempo, possono causare la necessità di bere moltissima acqua come valvola di sfogo.
Polidipsia: la cura
Il primo passo che un medico compie, solitamente, per curare la polidipsia, è quello di richiedere analisi delle urine e del sangue. Se il problema è fisico, e quindi legato al diabete, si agisce su quello. Iniezioni di insulina, piani alimentari specifici e altre tecniche permettono di tenerlo sotto controllo e quindi di alleviare il senso di sete e di arsura.
Un'altra soluzione potrebbe essere quella di iniziare un periodo di privazioni di acqua, in cui il liquido è sottratto o somministrato in minime dosi al paziente. Se il problema è di natura psicologica, ci si può risolvere a uno psicologo o uno psichiatra.
I rimedi naturali contro la polidipsia
Non esistono rimedi naturali specifici contro la polidipsia ma se, come accade nella maggior parte dei casi, il disturbo è di natura psicologica, allora la soluzione può essere naturale. Come consigliato anche sul sito Bionotizie.com, accanto al parere e alla cura di un esperto, può essere utile la pratica di attività meditative e rilassanti come lo yoga, oltre all'attività fisica, adottando, in generale, uno stile di vita il più sano ed equilibrato possibile.